Giappone
In ore effettive di volo è stato il viaggio più lungo che abbia mai fatto, ma la comodità del volo diretto e la cortesia della compagnia italiana , i film e i giochetti dello schermo interattivo hanno fatto passare velocemente il tempo. All'arrivo abbiamo raggiunto il centro città con un comodo collegamento metropolitano. Certo all'inizio non è stato facile districarsi tra la piantina della rete di trasporti e le varie fermate, ma con un po di aiuto dei capostazione giapponesi ci siamo riusciti.
Raggiunto l'hotel doccia veloce e subito in strada con tanta voglia di visitare la città. Tokyo è immensa, nasce dall'unione di tante piccole città e noi per il momento abbiamo solo un giorno a disposizione, quindi decidiamo di respirarla con calma, tra caffè e stradine ,attendendo la sera per goderci la Tokyo by nigth. Bè, che delusione!! La vita notturna in Giappone non è proprio come la intendiamo noi, alle 11 è tutto finito e in strada non si incontra quasi nessuno.
Il mattino seguente prendiamo il treno veloce per Hiroshima, un po caro, ma in meno di quattro ore siamo a destinazione. Qui abbiamo visitato il memorial park, struggente simbolo della malvagità americana, e il castello, due giorni possono bastare.
Il giorno seguente comincia il viaggio aritroso verso Tokio, viaggiando con i treni locali ,al costo di una corsa in metro. La prima tappa è Osaka, dove in tre giorni ci perdiamo tra grattaceli e ristorantini tipici. Non mancano le nuove amicizie, due studentesse giapponesi ci accompagnano nelle zone più interessanti e nei ristoranti migliori. Lasciamo Osaka e le nostre amiche, a malincuore. Kyoto ci aspetta. Diversa dalle altre che abbiamo visitato, Kyoto, è infatti l'unica che non è stata bombardata durante la seconda guerra mondiale, e ci si può perdere tra i vicoletti, templi e le basse case tradizionali.
Dopo due giorni trascorsi a Kyoto eccoci di nuovo a Tokyo, meta iniziale e finale del nostro viaggio. Elencare i punti di interesse e ciò che abbiamo visto in cinque giorni nella capitale sarebbe banale, e non renderebbe giustizia a ogni vicolo, profumo, bancarella, vetrina, cartellone pubblicitario o ristorante che si può incontrare anche in una anonima via. Un solo appunto, non perdetevi la baia al tramonto.
Federico